C’era una volta, nel lontano 1972, il varietà Teatro 10 targato Rai durante il quale, in una delle puntate, i due cantanti più popolari e importanti della musica leggera italiana, duettavano cantando uno le canzoni dell’altro (Qui per chi non lo avesse accidentalmente mai visto in una delle decine di repliche trasmesse negli anni a venire) e dal quale in seguito verranno prodotti Minacantalucio e nel 1994 il secondo capitolo Mazzini canta Battisti.
Sto parlando di Mina e Lucio Battisti, protagonisti del nuovo EP di Roisin Murphy che inaspettatamente pubblica un lavoro di 6 tracce intitolato Mi senti, nel quale reinterpreta in lingua originale i successi di Mina, Lucio Battisti, Gino Paoli e Patty Pravo. Artisti di levatura internazionale e di qualità indiscussa, fin troppo poco o mal celebrati in patria.
Finalmente una cantante dall’inconfutabile rilevanza nella’onda musicale (più o meno) indipendente post-2000, straniera e rispettata a livello internazionale, decide di imparare la lingua (grazie anche al suo compagno nonché produttore Sebastiano Properzi) e immergersi in un mondo di difficile assimilazione, specialmente per coloro che non hanno gli strumenti socio-linguistici per comprenderne il valore e le dinamiche, ridando finalmente valore e nuova vita a canzoni di rara caratura artistica, generando oltretutto una cassa di risonanza di media e blog stranieri.
La stessa Roisin presenta con queste bellissime parole il suo progetto, dalle quali trapelano la profondità dell’artista in questione e il livello di empatia di certi cantanti (e canzoni) italiani:
[quote style=”2″]In these songs, emotions are at the surface of things and that is what I found again and again when I was researching Italian music and that is what I feel from the language, when I speak it and even without understanding it, I feel close to love, close to the truth about human motivation.[/quote]
Molti storceranno il naso concentrandosi sull’accento straniero e sulla sacralità di certi artisti nostrani incoverizzabili. Io, al contrario, trovo che sia la cadenza inglese (irlandese per la precisione), che il progetto in se, rappresentino un ritorno al passato molto affascinante, in un periodo nel quale artisti come Battisti, Patty Pravo o Mia Martini, incidevano dischi in spagnolo, in inglese e in tedesco (QUI, QUI e QUI).
Su clashmusic.com potete ascoltare Rosin che reinterpreta Ancora Tu di Battisti in chiave b-side, disco fine anni 70.
L’EP uscirà in un’ edizione limitata di 1000 copie, le cui prime 500 verranno autografate dalla stessa R.M.
Tracklist:
Side A
Ancora Ancora Ancora (Mina)
Side B
Pensiero Stupendo (Patty Pravo)
Ancora Tu (Lucio Battisti)
Side C
In Sintesi (Inedito)
Side D
Non Credere (Mina)
La Gatta (Gino Paoli)
Per gli amanti dei cantautori italiani di cui sopra, vi lascio con una chicca assoluta. Battisti che intepreta in tedesco Il mio canto libero, ospite di una trasmissione televisiva in Svizzera.