Arriva cavalcando rapidi accordi di violino la benedizione quotidiana, così travolgente da renderci iper-sensibili e vulnerabili in un primo pomeriggio qualunque di un mercoledì qualunque. Di lui ne abbiamo già appurato le enormi capacità attraverso apparizioni soliste e in collaborazione, fino a ritrovarcelo in apertura nelle date del tour più recente dei Beach House, ma la storia di Marques Toliver parte da lontano, quando raccontava storie tramite il proprio violino tra le stazioni metro di NY, prima di essere scoperto da un lungimirante Kyp Malone (TV On The Radio). Oggi l’infinita eleganza della sua musica è raccolta nell’album di debutto in imminente uscita, Land of CanaAn, ma disponibile in streaming tramite il soundcloud dell’etichetta patrona, Bella Union. Gli occhi si riempiono di lacrime ascoltando la leggerezza della sua voce stesa sul tappeto armonico tessuto dal suo violino, in un’esperienza musicale che rifiuta di aggrapparsi ad un preciso periodo temporale, spaziando dal soul accademico dei fratelli Isley all’immaginario gospel più recente di una jam tra Miri Ben-Ari e John Legend. Emozionale e sincero, il talento di Toliver ci trascina in una dimensione fatta di pura e delicata sensorialità con la seducente indolenza dei suoi archi.