CALMA
❝la scorsa estate abbiam fatto l’ultima data a luglio. il 21. poi basta. zero concerti. una manciata di prove. una valanga di menate. ci siamo mancati. allora a un certo punto siamo andati a pranzo fuori e abbiam detto facciamolo, fissiamo lo studio, senza avere niente di niente in mano. tra tre mesi. ce la facciamo. non ce la faremo mai. certo che ce la facciamo. sì. no. sì.
non era mica una sfida. non c’era da dimostrare niente a nessuno. eran successe così tante cose a ognuno di noi che sentivamo il bisogno di fissarle da qualche parte.
a milano, nello studio in cui proviamo da anni, con il nostro amico alessandro e il solito febio che ci porta i canestrelli ed è l’orecchio esterno di cui ci fidiamo di più.
mai come questa volta abbiamo sentito il bisogno di fare questo disco tutti insieme, concentratissimi, determinatissimi, pazientissimi.
col senno di poi è difficile dire cosa sia successo realmente. fatto sta che a fine maggio ci siam ritrovati con questi 5 pezzi che non potevano essere 4 e non potevano essere 6 e tutti insieme sono il nostro disco nuovo. e adesso ad ascoltarlo pare anche a noi di sentirli per la prima volta. ed è strano. ma dà anche una soddisfazione abbastanza enorme.
ecco, se vi va di scaricarlo e ascoltarlo è qui.
noi, comunque, siamo contenti.❞
I FBYC suoneranno nella prima delle tre giornate della X edizione l’ IndieRocket Festival di Pescara il prossimo 5 Luglio.
TESTI
Discutibile
Battiamo i lividi per mantenerli sempre viola / per ricordarci che san fare ancora male / in queste strade che non percepiamo squallide / forse perché son le stesse delle case che affittiamo / a quella cosa che partire è un po’ morire non ci crediamo nemmeno un po’ / siamo così stanchi di discutere che assecondiamo le cazzate di un tassista che dovrebbe limitarsi a guidare / noi non sappiamo come fare a non tornare.
Alcune certezze
Per quanto io mi sforzi non capisco l’eccezione che conferma la regola / eppure penso che in parte si riferisca a te / che le tue doppie negazioni non affermano mai / la soluzione ai miei problemi sembra sempre la causa dei tuoi / ci sono un paio di cose che proprio non tornano / nonostante questo / non cambieremo mai.
Il pranzo che verrà
Rimane il segno della polvere a ricordare quello che si è scordato per secoli e che è di nuovo importante / dovrei gioire perché brilla di luce non mia / ma sento i pugni nello stomaco del senno di poi / la presa di coscienza / il gusto amaro dell’assenza / un giorno saremo seduti alla stessa tavola / tu ruberai il boccone buono dal piatto di un altro / non farai caso a quanto sporchi sono i miei jeans / e finalmente ascolterai cos’ho da dirti / non è vero che non ho imparato niente.
Una provocazione
Conosco a memoria i nei che hai sulla schiena / se li unisco vien fuori una freccia che indica me / indica proprio me / come i bambini vorrei correggere i disegni / finché non fan schifo, il foglio si buca / e poi si convincon che va bene così / va bene proprio così / tutti quei nei che hai sulla schiena / non lasciar che li unisca mai / vai fuori di qui.
Dura
Niente di tutto questo mi piace davvero / ma so che la mia fortuna è averlo / cosa vuoi che ti dica, vado avanti così finché dura / passo dalle vittorie alle sconfitte senza combattere battaglia alcuna.
Registrato e mixato da Alessandro Caneva & Fbyc presso Mobsound Recording Studio – Milano nel maggio 2013.
Febio c’era. Masterizzato da Alex Balzama allo Swift Mastering Studio – Londra. Foto di David Lenaz.
I Fbyc sono e sempre saranno Marco, Filippo, Mauro, Jacopo, Marco. A Lillo. Grazie.