Dritta come un treno dell’alta velocità ALDA sfreccia sui binari del rap game, quasi senza sosta.
Negli ultimi mesi ha lanciato barre a raffica con una serie di singoli: “TIGER“, “BUBU CHACHA“, “BIMBA” e l’ultimo “EGO”, uscito a fine mese scorso, tutti sotto etichetta Asian Fake che ci aveva puntato su un riflettore già dal 2020 con la compilation “HANAMI”, dedicata proprio agli artisti emergenti.
Ora che è fuori anche quest’ultimo brano che si scaglia contro l’eccentricità degli individualismi tra ritmi latini e sample ebraici, siamo ancora più curios* di sapere da dove arrivano le sue suggestioni musicali.
Per questo abbiamo chiesto ad ALDA di indicarci 5 brani fondamentali per il suo percorso artistico.
1. M.I.A. – Marigold
Adoro M.I.A. perché nei i suoi brani percepisco un bisogno viscerale di comunicare per creare dei ponti.
Questa canzone in particolare è una di quelle che dovrebbero fare ascoltare nelle scuole. Un mantra.
2. Azar Strato – WEB
Se sapessi fare i beat, sarebbero molto vicini alle produzioni di Azar Strato.
Quando l’ho ascoltato per la prima volta mi è scoppiato il cervello, perché la sua selezione di suoni è estremamente affine ai miei gusti. Mi piacerebbe tantissimo sentirlo suonare live.
3. Carla dal Forno – The Garden
Carla dal Forno è come un’amica lontana che mi viene a trovare ogni estate. La sua musica ha l’odore di una persona che non vedi da tanto tempo o di un luogo che hai dovuto abbandonare. Sogno un film di David Lynch con la colonna sonora di Carla dal Forno.
4. Dj Lycox – Jam
Questo brano ha qualcosa che mi ricorda l’infanzia.
Un’infanzia che segui con il binocolo, ma con cui non puoi interagire perché troppo lontana.
5. Shigeru Umebayashu – Yumeji’s Theme
Colonna sonora del film “In the mood for love” di Wong Kar-wai, uno dei miei registi preferiti.
Questo brano mi ha folgorata. Mi capita ancora di passare le ore ad ascoltarlo a ripetizione, perché non mi stanca mai e risveglia in me quelle sensazioni che a volte fanno finta di dormire.