Esce oggi “Non è il mio genere, il genere umano” in formato digitale via Collettivo HMCF il secondo disco di Willie Peyote, il rapper nichilista con l’esperienza punk sulle spalle. Lo streaming e il free download in anteprima su questi schermi.
GLORY HOLE
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Il pezzo si apre con la frase che da il titolo all’ep e già da questo si capisce che racchiude in sé tutto il senso dell’ep stesso. Volutamente dissacrante, ironico e acido il giusto, sinceramente a me fa molto ridere ogni volta che lo riascolto. Poi il beat di D’evil prende bene, la prima volta che l’ho sentito il ritornello si è praticamente scritto da solo. L’ho concepito pensando a Damon Albarn.
DON’T PANIC
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Questo brano mostra l’altra faccia della medaglia rispetto al precedente, qui l’ironia lascia spazio ad un cinismo senza via d’uscita. Il ritornello vorrebbe richiamare le linee melodiche classiche della musica leggera italiana per un pezzo che in realtà di leggero non ha nulla. Ennesimo ossimoro.
Atmosfere cupe e visionarie, sample che si fondono con break beat grezzi e bassi distorti. Ci tengo però a precisare che a me e Kavah le distorsioni a caso piacevano già ben prima dell’uscita di “Yeezus”.
FRIGGI LE POLPETTE NELLA MERDA
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Il titolo in questo caso è sufficientemente evocativo. Quella barra di Dj Gruff mi ha segnato profondamente dalla prima volta in cui l’ho sentita e volevo solo rendergli il giusto tributo su questo beat wonky di mr. Frank Sativa. Rappresenta il mio personale commento alla pochezza emotiva e intellettuale di quelli che si vantano di scrivere in questo paese, che siano scrittori o rapper, piuttosto che giornalisti e autori in genere.
FRESH
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Cassa dritta e suoni elettronici, ma vi prego non confondetela con la dubstep che D’evil si offende.
Non è che tutto ciò che ha un basso wobble è dubstep cazzo. Deliri di un vecchio in un mondo in cui tutto invecchia troppo velocemente e la freschezza è un’ossessione.
TMVB
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Pezzo che qualcuno ha definito “milanese”. Non è esattamente in cassa dritta ma il viaggio è quello con i suoni brillanti di mon frére D’evil in sottofondo. Mi piace considerarlo un brano satirico sul controsenso insito nel concetto del “lo faccio per il tuo bene” tipico dei genitori. Non ho mai capito come aumentare le sigarette di 20 centesimi ogni due mesi possa prevenire il cancro.
LE RAGAZZE DEL PEYOTE UGLY
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Senza scomodare Catullo, è un brano incentrato su un certo tipo di rapporto sentimentale piuttosto conflittuale. Si parla di nottatacce, di donne e di sesso. Ssenza misoginia ma ben lontano da un certo atteggiamento da paraculo. Kavah cuce un tappeto perfetto per un brano così notturno.
L’UNA DI NOTTE
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Questo è il pezzo più vecchio tra quelli presenti nell’ep. Inizialmente avevo composto anche la base musicale con tanto di riff di basso alla Klaxons , poi per fortuna sono arrivati i Funk Shui e Kavah a trasformarlo in quello che sentite ora. Le chitarre Pink Martini col tremolo di Mr Twenty regalano forti emozioni.
CPT.FUTURO FREESTYLE
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Mi sono chiuso in studio con Kavah e gli ho chiesto di tirare fuori il beat più storto che la sua mente disturbata potesse concepire, dopodiché ci ho messo sopra la strofa scritta per il contest Captain Futuro del 2012. Ad oggi resta una delle mie strofe preferite in assoluto e non potevo esimermi dal metterla nel disco.
GLIK
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Qualche mese fa era allo stadio e ho avuto l’illuminazione: il coro su Glik era già una bomba ma con un beat a circa 90 bpm in sottofondo sarebbe diventato ancora meglio. Metafora calcistica per celebrare la figura dell’antieroe ben rappresentata da un personaggio come Kamil Glik, con la sua faccia pulita e i suoi falli da macellaio.
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