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Kaytranada / Compresso, complesso e libero

Rimbalzare:

1 – Di un corpo, battere contro una superficie ed essere respinto indietro o spinto in alto

Il corpo in questione è il beat: che sia un ritmo tradizionalmente hip-hop, che viri verso la pista da ballo, o che viva di linfa funk, ogni pezzo di Kaytranada contiene un tratto caratteristico, una tipica gommosità.
Il sotterfugio utilizzato dal producer per assicurarsi che le teste annuiscano a tempo e le braccia si agitino senza controllo è la “sidechain compression”: il kick -o, più in generale, un qualche elemento della batteria- viene incatenato al basso, in modo da causarne un momentaneo abbassamento di volume. Il risultato è un vortice,un istantaneo collasso gravitazionale in cui è d’obbligo entrare.

Piuttosto malvolentieri, è stato inserito in una bolla di producers a tratti affini, con Flume, i Disclosure, e il collettivo Soulection: tutti avidi utilizzatori della sidechain di cui sopra.
Sono proprio i pezzi house i responsabili dell’esplosione ipercompressa di Kevin Louis Celestin: introdotto al software Fruity Loops dal fratello Louis-Philippe -rapper emergente ma non troppo, con cui costituisce il duo hip-hop The Celestics e  condivide un un letto a castello nella casa di famiglia a Montréal- Kaytra assaggia la fama per la prima volta nel 2012, quando un remix non ufficiale trasforma If di Janet Jackson in una hit martellante, la voce come un’anima elastica a galleggiare sullo sfondo.


2 – Detto di notizie, trasmettersi velocemente in un luogo o in un gruppo di persone

Quel brano, seguito da altri remix da lui stesso definiti “up-tempo r&b” e caricati sul sempre più vivo Soundcloud, porteranno Kaytranada, ventun anni nel 2013, a salire per la prima volta su un aereo.
In poco tempo, arriva a girare l’Europa e a collaborare con tutti, assolutamente tutti.
Il raggio di influenze di Kay -dal soul alla musica tradizionale di Haiti, il paese natio- rende il suo gioco di stili estremamente versatile, e la sua adattibilità collaborativa pressoché illimitata.
Il suo sudato album uscirà su XL recordings, dunque è ora di pensare ad un appartamento di proprietà, alla vita vera.
Un momento cruciale, l’attesa di questo album, che ha portato Kaytra al suo coming out, in un’intimissima intervista per The Fader. Una liberazione, un’intensa primavera.


3 – Balzare da un punto a un altro.

“Sarò ovunque, volerò libero” ha detto, a testimoniare la faticata, fondamentale gestazione del suo primo LP.



Ciò che rende questi beat così felicemente trascinanti è l’impercettibile imperfezione che a tratti compare: tra un synth e l’altro -altro marchio di fabbrica- la cesura ritardata di una frazione di secondo, il happy mistake che rendeva ipnotico il suono di Dilla. Si passa da un punto all’altro, come fecero i suoi genitori nel ’93, attraversando proprio quegli Stati Uniti che ora Kay percorre in lungo e in largo. Tutto senza sosta, quasi di fretta.
Il suo venturo album, 99.9%, sarà il risultato di anni di fretta repressa: in tour come dj, fino a supportare due date del tour di tale Madonna, ha avuto poco tempo materiale per lavorarci: dopo il tour, un lungo periodo di pignoleria produttiva ha finalmente portato a termine il lavoro.
Dice di aver sempre ambito -Dilla docet- a produrre per gli MC, e non troppo lentamente -negli ultimi mesi produzioni per Freddie Gibbs, Wiki, Vic Mensa, Mick Jenkins e il rovente Anderson.Paak- si sta avvicinando all’obiettivo.
Siamo al 99.9%, insomma.