Sugli Yosh Whale avevamo messo una Puntina un mesetto fa quando con Woody ci avevano spettinato, inaspettatamente, tutti i sentimenti.
Così quando è finalmente uscito il loro album “A Mezz’Aria” per peermusic ITALY, pensavamo di essere più o meno pronti a farci sconvolgere ancora, ma traccia dopo traccia il loro turbinìo, musicale ed emotivo, ci ha travolti totalmente, prima ancora che ce ne accorgessimo.
Ci siamo ritrovati a mezz’aria, sospinti da un tornado che centrifuga impeto, grigiore e luce, UK garage, elettronica e folk.
Di cosa sono capaci gli Yosh Whale, puoi scoprirlo schiacciando play al video qui sotto, ma non prima di aver preso un paracadute (e ascoltato i loro brani fondamentali).
1. Mk.gee – Candy
Mk.gee è un artista che ci ha folgorato. Le scelte compositive e di suono sono uniche, la voce graffiante e le sue melodie restano nascoste nel resto del sound e spesso sembrano diventare parti strumentali accompagnando soprattutto con la chitarra. Questo pezzo è diventato un’ossessione e lo ascoltiamo almeno due volte al giorno. Ci rivediamo tantissimo soprattutto nelle melodie vocali.
2. Frank Ocean – Nights
Questo pezzo è un grande viaggio. Tutto il disco ma soprattutto questo pezzo ha delle vibes uniche. Forse la cosa più bella è il carattere quasi magico e metafisico del testo. Partendo da esperienze di vita e ricordi, tutto il suo testo diventa un sogno nella notte. Questo carattere sognante ci piace. Ci rivediamo molto in questa tecnica di scrittura. Le parti che ci fanno volare di più sono al minuto 3:30 e 4:30.
3. Dijon – Many times
Si può dire che nell’ultimo periodo abbiamo ascoltato questo pezzo e il disco “absolutely” continuamente. In realtà varrebbero tutti i brani di questo disco. Ci ha colpito la verità che la sua musica trasmette. Ascoltandolo sembra di essere lì con loro, è impressionante. Ci piace tutto, davvero tutto di questo disco, ogni singola cosa.
4. altopalo – frenemy
Di questo brano ci ha rapiti l’immediatezza con la quale si può cogliere sia la naturalezza e organicità del sound che il lavoro elettronico. Sembra davvero una commistione perfetta tra il suono “da band” tradizionale e un lavoro incessante di ricerca sonora. Rispecchia proprio il nostro approccio quando lavoriamo su pezzi nuovi.
5. Bon Iver – Naeem
Bon Iver ci ha cresciuti nella musica e nelle emozioni. Il suo pathos è talmente forte che quando lo si ascolta è disarmante. Abbiamo
scelto Naeem solo come esempio, ma davvero la sua discografia è un cardine fondamentale nella crescita personale di tutti noi. Le lacrime ai suoi concerti sono un pegno da pagare per una catarsi emotiva.