È andata così: gli honeybird & the birdies e Giovanni Truppi hanno suonato il 4 Luglio scorso @ Città dell’Altra Economia (Roma). Se hai clickato sui link sopra i due nomi capirai quanto li supportiamo e quindi ecco che abbiamo pensato di condividere con voi un po’ di foto dell’evento, un video e le impressioni degli artisti.
La prima volta che ho ascoltato “Honeybird & the birdies” è stato più o meno 3 anni fa e non ci potevo credere che c’era una band così proprio nella città dove vivevo.
Era dai tempi de “Le Loup garou” che non sentivo musica che mi facesse quell’effetto: generi, lingue, strutture e armonie esplosi e ricomposti in una specie di cubismo a cartoni animati. Una gioia di fantasia.
Dato questo punto di partenza – e tanti concerti loro che ho visto – quello che mi sembrava lampante durante il set della scorsa settimana è che l’aver fatto così tanti concerti nell’ultimo periodo li ha resi ancora più solidi: passano da uno strumento all’altro, da un mondo all’altro, facendo slalom e salti mortali, e con estrema grazia ricadono (e ti fanno ricadere) sempre in piedi.
Anche se mi è mancata “Sexy tourguide”, è stato un bellissimo concerto!
Rigurdo i “duetti”: siamo andati a colpo sicuro suonando insieme “Nessuno” (mi era già successo di farla con Monique un paio di volte e sappiamo che tra le mie canzoni è quella dove ci incastriamo meglio), ma per me il divertimento vero è stato fare assieme “Peacock feathers very soft” – non a caso credo (ma l’hanno scelta loro, quindi non ne ho la certezza), una canzone dove il protagonista è un asshole!
“Feel that love is just made to break” è proprio una frase che gli ruberei.
HONEYBIRD & THE BIRDIES
Suonare con Giovanni Truppi è sempre un’avventura, un piacere, è un po’ come una visita dallo psicologo o meglio ancora dallo sessuologo/musicologo/musicoterapista! Ha un approccio al songwriting talmente onesto e sfacciato che puo’ solo stimolare idee. Le disinibizioni vanno via e – permesso che non gli si mettano fiori in testa o se non gli si chieda di ballare – tutto è possibile! Alla data a La Città Dell’Altra Economia abbiamo collaborato su due pezzi – uno suo, e uno nostro. Sul suo “Nessuno” ci siamo divertiti a fare i cori, le risposte al suo chiamo che “nessuno è il mio amico, nessuno è il mio ragazzo” per finire chiedendo “cos’è la verità?” con uno sbizzarimento charanguistico soddisfacente e folle: p-birdie sul shaker e voce, honeybird su charango e voce, walkietalkiebird sulle campanelle e agogo africano… una bella miscela lisergica!
Dopo di chè, abbiamo suonato insieme il nostro pezzo “Peacock Feathers Very Soft”. Nonostante lo suoniamo dal vivo da mesi, la presenza di Giovanni ha fatto sì che alcuni lo percepissero addirittura come un nuovo brano di honeybird & the birdies. In sala prove Giovanni aveva già imparato il testo ed era pronto per un duetto. Che dire? Sì! Quindi su un brano molto intimo e personale “a la Truppi” abbiamo cantato in duetto con la sua chitarra elettrica, con p-birdie sulla batteria, walkietalkiebird al basso. Una formula che si potrebbe anche ri-proporre. Suonare insieme è stato molto naturale, come se tutto fosse già li, pronto per noi. Condividere il palco con chi si stima davvero è ormai cosa rara…è stato breve, ma intenso. Pronti a rifarlo subito!
Nota bene: il finale è stato un duetto “botta e risposta”, come la fine di una love song pacchiana, ma con un testo che dice “sono ancora una cinica, sento che l’amore è fatto solo per rompersi”.
Una collaborazione da rifare, confrontandoci sempre di più sulle nostre identità e folli idee.
Meglio che qualsiasi terapista, go Truppi go!
E già che abbiamo un tempismo non indifferente, ecco anche l’ultimo video degli honeyb.