Vi avevamo già parlato giorni fa del progetto Backwords in occasione del video di Tract. Vi avevamo detto di come questo lavoro si muovesse attraverso atmosfere scure, scarne, al limite del surreale a tratti. Bene, confermiamo quanto detto in quell’occasione anche per ciò che riguarda il nuovo ep del duo toscano Due. Quattro tracce con un filo conduttore ben preciso, quello del sogno, dell’ossessione, dell’incubo in alcuni casi. Potete perdervi facilmente dentro i beat e le melodie di questo ep, dalle grigie tonalità di B-Gain, in cui le emozioni crescono lentamente portandovi dentro uno spazio metafisico e tribale, passando per le atmosfere bipolari di Grasshopper, in cui gioia e malinconia si fondono come in una danza onirica e splendente. Ta-Yu-Ta , costruita a partire da suoni di 808 che portano avanti la traccia, è brano quasi delirante nel momento in cui le voci imploranti entrano a spezzare il ritmo dettato dalle drum, un canto mistico e primordiale che sembra chiedere aiuto per purificare un anima segnata dai dolori del tempo. Tract chiude il lavoro senza lasciare apparentemente speranze, viaggio tra le tenebre dei ricordi che non da spazio alle speranze.
Questo Due di Backwords è in assoluto un disco diverso, differente da tutto ciò che potrete trovare attualmente in giro, figlio dei ’90, delle ritmiche dub, ma anche dell’immaginario e degli umori di certa drum’n’bass britannica, in particolare nell’utilizzo del campione vocale e dei pad, reinventa e rimodella gli stilemi di genere per creare un discorso personale, intimo e non convenzionale. Già in fase di lavorazione un album di remix che vedrà coinvolti tra gli altri ezra, , hlmnsra, madaski, unstable compound e molti altri.
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